sabato 17 luglio 2010

Annullo ovale


Busta non affrancata e ufficiale del sommergibile Guglielmo Marconi con scritto a macchina "Tassa a carico del destinatario" e tassa a destino da una lira con annullo di
BOLOGNA CENTRO CORR. PACCHI*TASSATE*22.12.40 XVIII

Timbro ovale in gomma
RR.POSTE
R.SMG. "G. MARCONI"



Busta non affrancata con timbro postale ovale in gomma

REGIE POSTE
R. Sommergibile
"MALASPINA"

a penna "Tassa a carico del destinatario" tassata a destino con segnatasse da £1 con annullo di

BOLOGNA CENTRO CORR. e PACCHI*TASSATE*22.11.40

venerdì 9 luglio 2010

La storia in un timbro

Verso la fine dell'aprile 1942 all'ufficio postale fu assegnato un nuovo bollo postale con la seguente dicitura:

FORZE SUBACQUEE ITALIANE IN ATLANTICO

con stemma dello stato al centrto. La prima data nota è il primo maggio del 42. Questo bollo non fu più sostituito e seguì le vicende politiche del momento. Infatti con la caduta del fascismo venne tolto il tassello dell'anno dell'era fascista presente in una corrispondenza del 1078743 ma mancante in un'altra del 1478743. Dopo l'otto settembre - con l'adesione del comando della base alla RSI venne scalpellato lo stemma sabaudo








giovedì 8 luglio 2010

Un episodio poco noto

Nel gennaio del 1941, in previsione dell'evacuazione della base di Massaua, fu stabilito di inviare in Giappone i sommergibili Archimede, Ferraris, Guglielmotti e Perla. In seguito ad un accordo tra Betasom e l'ammiraglio Doenitz si decise il loro trasferimento a Bordeaux. I tedeschi avrebbero provveduto, come in effetti avvenne, al loro rifornimento per mezzo delle loro navi cisterne.

L'ammiraglio Parona, comandante della Base Atlantica, elogiò gli equipaggi per il loro valoroso comportamento dimostrato durante il viaggio da Massaua a Bordeaux. Questa circumnavigazione dell'Africa avvenuta in pieno conflitto non fu mai riportata da alcun bollettino di guerra.

Piroscafi italiani


La Base Atlantica ospitò pure dei piroscafi italiani che alla dichiarazione di guerra furono bloccati in porti neutrali e riuscirono a violare il blocco navale alleato giungendo - come il piroscafo Ida - a Bordeaux.

La prima busta, diretta a Las Palmas, presenta un bollo trilingue annunciante che la missiva è giunta dopo la partenza del piroscafo.
La seconda è invece indirizzata a Bordeaux dove il vascello giunse al termine del viaggio.


Sommergibile Cagni


Il sommergibile Cagni Cl. Saint Bon entra in servizio il 1° aprile 1941 e fu l'ìultimo sommergibile italiano ad arrivare a Bordeaux. All'annunzio dell'armistizio il Cagni era diretto in oriente come sommergibile trasporto e - dopo aver ascoltato l'equipaggio - il comandante si diresse a Durban (Sud Africa). Rientrerà in Italia il 2/1/1944. Naviglio affondato per 5840 t.s.l.


mercoledì 7 luglio 2010

Sommergibile Giuliani


Il sommergibile Giuliani Cl. Liuzzi entra in servizio il 3/02/1940. A Bordeaux il 6/10/1940. A Gotenhafen il 6/4/1941 presso la Sezione tattica sommergibili italiani (Marigammasom) per completare l'addestramento dii ufficiali ed equipaggi alla guerra in Atlantico. Rientra a Bordeaux il 23/05/1942. Catturato dai nipponici il 10/9/1943 a Singapore è ceduto ai tedeschi che lo contraddistinsero con la sigla U.IT.23
Risulterebbe affondato nel Canale di Malacca il 14/2/1944 dal sommergibile britannico Tally Ho.
Ha affondato naviglio per 16104 t.s.l.
Comandanti: D'Elia, Raccanelli, Bruno, Tei