La Regia Marina il 25 luglio 1892 firmò con il Ministero delle Poste e Telegrafi una convenzione che le consentì di istituire un proprio servizio postale sia in periodo di pace che di guerra.
Le Regie navi ebbero in dotazione un bollo postale a data variabile con inciso il corrispettivo nome da usarsi solo in caso di guerra ed in tempo di pace al di fuori delle acque territoriali. In seguito furono riforniti di bollo anche vari comandi.
Se la nave od il comando fossero stati sprovvisti di bollo postale qualsiasi timbro amministrativo usato sulle corrispondenze era da ritenersi postalmente valido. Sia gli uffici di bordo che i vari comandi dovevano essere riforniti dei francobolli in corso e delle relative cartoline postali.
All'inizio del secondo conflitto mondiale la Regia marina ordinò che tutta la corrispondenza sia di servizio che privata diretta o in partenza dalle Regie Navi o Comandi fosse convogliata presso l'esistente ufficio postale del Ministero della Marina a Roma. Fu stabilito per l'indirizzo che al grado, cognome e nome del mittente o destinatario al nome della nave o comando dovesse fare tassativamente seguito la dicitura Ministero Marina Roma.
Le cartoline e i biglietti postali istituiti per le Forze Armate inoltrate per via ordinaria usufruivano della franchigia mentre per la via aerea, la raccomandata o l'espresso si dovevano aggiungere i francobolli a conguaglio della tariffa ridotta.
Se la busta presentava la scritta "Zona sprovvista di francobolli" veniva applicato a destino un bollo di tariffa speciale che favoriva il destinatario a pagare il solo porto senza la sopratassa.
Data l'estensione del conflitto e la lontananza di alcune basi operative ci si servì per l'inoltro dei plichi postali del servizio della Posta Militare del Regio esercito.
Per il servizio di censura fu stabilito che la corrispondenza in partenza fosse censurata presso i rispettivi comandi mentre quella in arrivo era esaminata presso l'ufficio centrale postale del Ministero della Marina.
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