sabato 21 gennaio 2023

Foto del Barbarigo

 Torretta della Regia Nave Barbarigo



venerdì 20 gennaio 2023

16.8.42

 Cartolina in franchigia per e FF. AA. da un imbarcato del sommergibile Barbarigo. Carlo Marcheselli perì durante il viaggio che il Barbarigo stava compiendo da Bordeaux al Giappone. Sono sconosciute le cause del suo affondamento avvenuto tra il 16 e il 24 giugno 43. Nessun superstite.



giovedì 19 gennaio 2023

Ricordo di Salvatore Todaro (seguito e fine)

 Metà novembre 1942. In una bella giornata di sole mattutino, un taxi si ferma in Piazza Littorio, la piazza principale del comune di Palma di Montechiaro. Tra la curiosità degli anziani pensionati, seduti a scaldarsi al sole d'autunno, la portiera si apre e dall'auto scende un giovane ufficiale della Regia Marina con un pizzetto nero, distinto nella sua impeccabile divisa militare. Con passo sicuro, si avvia verso l'Ufficio Comando dei Vigili Urbani, a breve distanza dalla piazza. L'ufficiale è il capitano di corvetta Bruno Salvatore Todaro, ex—Comandante del sommergibile CAPPELLINI. Salutato dai vigili, si avvicina all'Ufficio Comando. Mio padre, Comandante dei Vigili Urbani, lo nota a gli va incontro in modo affrettato. Una stretta di mano, un abbraccio e un sorriso lieto sboccia nei due volti che non si 

vedono da tanto tempo. Nessuno in famiglia sapeva dell'arrivo di Bruno Salvatore. Io mi trovo presso l'Ufficio Comando a giocare con alcuni compagni, in attesa del turno scolastico pomeridiano. Frequento la 5a classe elementare e sono molto orgoglioso di essere un Capo Squadra Balilla Moschettiere. Non appena intravedo il Comandante Todaro, lascio i compagni e mi dirigo di corsa verso di lui. É seduto tra tanti altri vigili e mi precipito a baciarlo. Sorridendo, mi prende sulle ginocchia e mi rivolge tante domande alle quali non riesco a rispondere. Sono molto emozionato perché il Comandante Todaro è l'eroe dei miei sogni. Sono orgoglioso di lui, ne parlo sempre con i miei compagni e a volte racconto le sue imprese, le battaglie sui mari. Sulla mia scrivania c'è una sua fotografia e le citazioni dei bollettini di guerra n° 217 del 10 gennaio 1941, n° 232 del 25 gennaio 1941, n° 327 del 28 aprile 1941 e altri. Parliamo per molto tempo di guerra, di battaglie, di sconfitte e di tante altre cose, ma non fa alcun accenno alle sue eroiche gesta in Atlantico e in Mar Nero.
Dopo aver sorseggiato un caffè, la visita volge ormai al termine. Todaro, che ora comanda il Reparto di Superficie della X Mas, guarda l'orologio  decide di ritornare a Porto Empedocle. Seguito da mio padre e da alcuni vigili urbani, si avvia in piazza per salire in auto. Io sono presente e assisto all'ultimo saluto.
I vigili si irrigidiscono sull'attenti e salutano militarmente, schierati vicino all'automobile. Mio padre dapprima stringe la mano a Todaro, poi lo abbraccia e gli sussurra: "Salvatore, arrivederci a presto, ti ringrazio tanto!".
Io li osservo abbracciati. Prima guardo mio padre, che è emozionato e ha i lucciconi agli occhi, poi osservo il volto serio del mio eroe e sento le sue ultime parole "Non ci rivedremo più. Senza il mio sommergibile mi par di morire...!"
Verità profonda e precisa sensazione che diverranno realtà tra circa un mese. Un'ultima carezza e un bacio a me,  poi Todaro sale sull'auto portando la mano alla visiera per l'ultimo saluto.
Io osservo mio padre e i suoi vigili, che rispondono al saluto militare sull'attenti, commossi e silenziosi.
E' l'ultimo addio tra i due comandanti. Il 13 dicembre 1942, al ritorno da una missione di guerra, Salvatore Todaro morirà nel sonno, sulla nave appoggio Cefalo, mitragliata da aerei nemici a poca distanza dall'isola di La Galite, nel Canale di Sicilia.

mercoledì 18 gennaio 2023

Ricordo di Salvatore Todaro

Da un ritaglio di un giornale non identificato:


A Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, vive un nostro lettore, l'amico Ignazio Pino Todaro. Cognome illustre, penserà qualcuno. E avrebbe ragione. Infatti, il nostro è nipote di Bruno Salvatore. Todaro, il leggendario Comandante del CAPPELLINI che, con le sue imprese in Atlantico, destò tanta ammirazione nel nemico per il suo cavalleresco comportamento verso gli equipaggi delle navi rimaste vittime dei siluri del suo sommergibile. L'episodio dell'affondamento del mercantile KABALO e dell'aiuto prestato da Todaro ai suoi naufraghi è rimasto negli annali della guerra navale. "Molti dei miei ricordi di ragazzo - scrive Ignazio Pino— si riferiscono agli ultimi mesi che il Comandante Bruno Salvatore trascorse qui a Palma, di Montechiaro, dopo essere stato trasferito tra Pantelleria e Porto Empedocle sugli MTSM, con i quali svolse operazioni militari contro i porti di africani di Bona e Bizerta. Tali operazioni gli permisero di stare a contatto con i parenti dell'agrigentino e di stringere rapporti di amicizia intensa con alcuni di loro, in special modo con mio padre Rosario Todaro, che allora era il Comandante dei Vigili Urbani del comune di Palma di Montechiaro. Nei giorni in cui era libero dal servizio, il Comandante Bruno Salvatore veniva invitato a casa mia e passava parecchie ore all'Ufficio Comando in compagnia di mio padre, che lo amava e lo stimava come un fratello". Ecco come il nostro amico siciliano ricorda l'ultimo incontro con questo straordinario personaggio della nostra Marina, la cui figura, a tanti anni dalla sua tragica scomparsa, è ancora oggi circondata da un alone di leggenda. 


martedì 17 gennaio 2023

Ricordo del Cappellini

 


Foto ricordo di alcuni componenti dell'equipaggio del Cappellini morti il cinque e il quattordici gennaio del 41 in Atlantico

lunedì 16 gennaio 2023

Salvatore Todaro

 


Il C. C. Salvatore Todaro, il leggendario Comandante del Cappellini al quale, in riconoscimento del coraggio e della determinazione dimostrate durante la guerra in Atlantico e in Mediterraneo furono concesse una medaglia di bronzo, tre medaglie d'argento e, infine, la medaglia d'oro al Valor Militare alla Memoria.

Nato a Messina il 16 settembre 1908, Todaro, sbarcato dal suo sommergibile fu assegnato alla X Flottiglia Mas. Il 13 dicembre 1942 rimase ucciso sulla nave appoggio incursori Cefalo sulla quale era imbarcato, mitragliata da aerei britannici di fronte all'isola La Galite.

domenica 15 gennaio 2023

17 febbraio 43

 


In alto fotografia presa a Betasom, il 17 febbraio 1943. Il Comandante Enzo Grossi saluta l'equipaggio del Da Vinci schierato in coperta, in partenza per l'ultima missione in Atlantico. Al centro, di spalle, il Comandante Gazzana Priaroggia. In basso Gazzana Priaroggia con il Direttore di Machina, Capitano GN Battisti sulla torretta del Da Vinci lo stesso giorno. Battisti non partirà: verrà sbarcato all'ultimo momento.