sabato 4 febbraio 2023

giovedì 2 febbraio 2023

Consacrazione del Brin al Sacro Cuore 3

 


Fotocopia della lettera che l'Amm. Longanesi Cattani ha inviato a Padre Messori Roncaglia nel restituirgli la sacra immagine del Sacro Cuore di Gesù che il Padre aveva consacrato per proteggere il sommergibile Brin durante le sue missioni di guerra.

mercoledì 1 febbraio 2023

Consacrazione del Brin al Sacro Cuore 2


 Caro Dottore, sono lieto di poter finalmente realizzare l'adempimento di un suo grande desiderio. Qui trova la riproduzione fotografica del quadro originale del S. Cuore che "ha fatto a guerra" a bordo del Smg. BRIN. Vi unisco anche la lettera con la quale l'Amm. di Sq. Longanesi Cattani ha voluto che il quadro fosse conservato presso di me. Sono due documenti "storici": sono testimonianza dell'anima d'Italia, travolta da una tragica guerra. Li conservi con amore. Con viva cordialità e augurandomi che il S. Cuore protegga sempre la nostra Patria.

martedì 31 gennaio 2023

Consacrazione del Brin al Sacro Cuore 1

 Il 26 febbraio 1941 il Padre Messori Roncaglia, Ten. Cappellano della base Atlantica consacrava al Sacro Cuore di Gesù il sommergibile Brin. In ottemperanza alle clausole armistiziali il Brin venne demolito. Durante questa dolorosa operazione venne ritrovata la sacra immagine che fu recapitata al Comandante Longanesi Cattani, ex comandante del Brin, che a sua volta la restituì a Padre Messori Roncaglia




lunedì 30 gennaio 2023

Lettera di Padre Messori Roncaglia 3

 La Messa festiva riesce molto bella: la celebro in un grande locale ove installo ogni volta l'Altare e vi si dà tutta la maggiore solennità. Non potendo far pregare insieme a voce alta i marinai, come sí faceva a Napoli, perchè mi manca qui l' aiuto del buon Gesuitino che là avevo trovato in mio soccorso, cerco di supplire distribuendo i librettini di preghiera a tutti e aiutando lo spirito di raccoglimento con qualche disco di musica sacra, ben scelta che si fa suonare in un apparecchio amplificatore che ho istallato per questo preciso fine. Il numero degli intervenuti è sempre quasi totalitario, sia ,da parte degli Ufficiali che dei marinai, Operai, militarizzati; primo tra tutti l'Ammiraglio.

Natale l'ho preparato con un triduo di predicazione, che dovrei aire "notturna", per i Marinai. Mportavo, infatti, con loro al luogo distanziato dalla Base diurna, ove dormono per maggiore sicurezza e dentro a uno dei cameroni, salendo su di un lettino di legno, al secondo piano (i letti sono a due piani per guadagnare spazio) parlavo di Gesu' ai marinai, da questo strano pulpito; poi tutti si cantava "Tu scendi dalle stelle" e una canzoncina alla Madonna; indi Confessioni sino a tarda ora. La mattina dopo, in una Cappellina di Suore dì San Vincenzo, vicina a noi e gentilmente concessa, celebravo la S. Messa con Comunioni per il gruppo dei Confessati la sera avanti. E cosi' per le tre sere, decongestionando l'accesso ai Sacramenti il giorno di Natale. La notte santa celebrai a mezzanotte, in un certo posto, per .tutti gli Ufficiali con l'Ammiraglio e si ebbero un discreto numero di Comunioni; all'alba in un altro posto per tutti i Marinai, con una cerimonia molto ben riuscita; verso mezzogiorno la terza Messa per tutti insieme uniti. Con l' aiuto di un ufficiale e di alcuni marinai ho costruito il Presepio, che mi sembra (!!) davvero grazioso: è piaciuto assai: in queste sere ci siamo andati innanzi per la recita del Rosario e il canto di "Tu scendi" in un bel gruppo di marinai. Il pranzo di Natale ha veduto uniti in fraterna allegria Ufficiali ed equipaggi, e al pomeriggio c'è stata la distribuzione di doni molto ricchi allestita dal Comando stesso: cosi' è stata meno sentita la nostalgia delle famiglie lontane....

L'ora del tempo e la vostra pazienza m'inducono a por fine a Questa mia lunga lettera; voglio soltanto dirvi che vi ho tutti sempre presenti in cuore e nella preghiera: Padri, Fratelli, Professionisti, Studnti; Pensionato, Scuola di religione... tutti, tutti e vi raccomando sempre alla Madonna nostra Immacolata. Voi, tutti, ricambiatemi questa grazia. Ogni vostra corrispondenza mi sembrerà un poco di Pensionato e un lembo di cielo d'Italia... Addio.

domenica 29 gennaio 2023

Lettera di Padre Messori Roncaglia 2

 I nostri, Ufficiali e Marinai tutti, hanno accolto con vera esultanza la venuta del Cappellano che attendevano già da tanto tempo. Vorrei qui parlarvi a lungo delle imprese mirabili del nostri uomini di mare e dei loro sommergibili: ma non mi è possibile; vi dirò soltanto che essi stanno vivendo giornate di vero eroismo e di continua dedizione al sacrificio, quali, forse, gl'Italiani non arriveranno mai a comprendere: in Atlantico, oltre agli altri, c'è un nemico insidiosissimo, il mare. Eppure si continua serena l'impresa epica che ci è stata affidata: e quando gli equipaggi ritornano a terra necessitanti di riposo, non è dato loro di trovare l'ambiente più idoneo a ciò: e lo spirito di sacrificio della nostra gente, che a volte ha davvero dei leggendario, ritorna sempre fresco a superare sereno tutte le contrarietà!! Sublime, quantunque modesta, lezione a voi giovani che ora state preparandovi alla vita; non dimenticherete tanto facilmente a quale prezzo i destini d'Italia si vanno compiendo, e, me lo auguro, sarete degni ai essi. Io, dunque, vivo la mia vita continuamente in mezzo ai marinai; la mia stanzetta è una cabina di un grosso piroscafo che ci fa da base; i pasti li piglio, pure a bordo, con gli ufficiali; e, a bordo, mi sono allestito una graziosissima Cappellina utilizzando un altare discreto che ho trovato sul bastimento stesso e... coperte da letto in seta azzurra che mi sono servite per fare un bellissimo sfondo! Una cosa sola, e la principale, manca nella mia Cappellina: il Santissimo Sacramento. Potrei conservarlo, Inglesi non mi danno sufficiente garanzia!! In questa Cappellina dico la Messa tutte le mattine nelle quali non ho speciali cerimonie a bordo dei Sommergibili o altrove; e attorno all' Altare c'è sempre qualche Marinaio o Ufficiale che si accosta alla Comunione. Particolarmente belle le Messe che celebro per gli equipaggi dei sommergibili che partono per la missione in Atlantico e nelle quali si accosta sempre quasi la totalità dell'equipaggio alla S. ComunioneCerimonia particolarmente commovente e suggestiva è stata la Messa celebrata a bordo di un Sommergibile, rientrato dalla sua missione ove si è ricoperto di gloria, ma nella quale ha dolorosamente perduto uno dei suoi migliori ufficiali: l'equipaggio piangeva accostandosi alla Comunione per lui, fulgido esempio di eroismo e di bontà squisita d'animo. E gli uomini sentono molto come il sacrificio loro li avvicini a .Dio: credo che raggiugerebbero davvero la santità, se... vivessero sempre in mare.


sabato 28 gennaio 2023

Lettera di Padre Messori Roncaglia 1

Lettera di Padre Messori Roncaglia, cappellano della base atlantica al Rettore del Collegio Antoniano di Padova sul servizio religioso e l'assistenza spirituale per il personale della base



 Il mio viaggio per venire qui, in complesso è andato bene ed è stato abbastanza interessante. Prima d'intraprenderlo potei celebrare la S. Messa (l'ultima che dicevo in Italia) sull'altare dei SS. Pietro e Paolo in S. Pietro e voi potete facilmente comprendere con quanta commozione. Il mattino prima avevo celebrato nell'altare posto nella stanza ove S. Ignazio ha scritto le Costituzioni della Compagnia, alla quale affidava il doppio compito della propria santificazione e di quella degli altri "inquavis mundi plaga..." La sera del 6 ho iniziato il viaggio, transitando per il Brennero, tra la neve, il 7 mattina: un ultimo nostalgico sguardo alla nostra terra d' incanto che non ha uguali in nessun'altra parte (di quelle almeno che io ho visitato). Alle 14 arrivo a Monaco dove ho celebrato la S. Messa nella nostra Residenza; poi visita ai principali punti della città, tra i quali la Piazza degli Eroi.

Le mie impressioni non sono traducibili per scritto... Alla sera, seconda tappa sino a Colonia, ove, all'arrivo verso le 9 celebro la S. Messa nel famoso Duomo: è la Festa dell'Immacolata e voi potrete facilmente pensare come vi sia stato unito riandando la grande cerimonia che contemporaneamente, ormai tanto lontano, avveniva al Pensionato: ho raccomandato alla Madonna tutti i Congregati e i nuovi Consigli. Visito a Colonia con particolare emozione­il luogo ove un temo risiedeva il Convento dei Domenicani: qui era maestro S. Alberto Magno e faceva i primi passi nello studio sacro S. Tommaso d'Aquino. A sera, terza tappa sino a Parigi attraversando il Belgio: per quanto lo ha permesso la notte lunare si sono potute vedere tracce della guerra che è stata veramente distruggitrice. Si arriva a Parigi al mattino per tempo e mi reco a celebrare la Messa nella insigne Chiesa a Notre Dame des Victoires: fatidico per un Cappellano Militare!! ma di quali vittorie dello spirito ho parlato con la Madonna!! Non so se le mie impressioni su Parigi e sulle condizioni della Francia in generale potrebbero resistere al vaglio della censura, e perciò le riserbo anch'esse a voce; vi dirò soltanto che ovunque si incontra lo sfacelo di una nazione stravinta. Rivedo Parigi dopo tre anni, da quando vi fui per l'Esposizione Internazionale del 1937: quale spaventosa mutazione!.! Nonostante tutto i Francesi hanno ancora tanto orgoglio verso noi Italiani da disprezzarci con tutta l'anima e da preferire noi, di gran lunga, i Tedeschi. Non ci possono tollerare e ce lo dimostrano in tutti i modi sino a beffarsi, essi, dell'andamento della nostra guerra!! Quant'è triste e penoso questo stato di cose che allontana gli animi di popoli che la Provvidenza avrebbe voluto particola ente vicini! è ancora più stridente, in queste feste natalizie, la profanazione che l'umanità ha fatto del messaggio di amore, di Cristo Gesù"... La sera riparto da Parigi per l'ultima tappa del mio viaggio e posso, la mattina, celebrare la S. Messa nella più vicina Residenza di Padri Gesuiti, che provvidenzialmente non dista tanto dalla nostra Base. Mi è stato offerta fraterna ospitalità; ma non mi è stato possibile dì accettarla perchè troppo discosta, dal centro delle mie attività. Vi vado per i bisogni dell'anima mia, e per preziose informazioni, trovandovi sempre squisita cordialità, pur sotto la tristezza di chi assiste a sì penose condizioni della propria terra.