domenica 6 giugno 2010

Diario di padre Messori 6

OTTOBRE

1. X E il bersaglio pare finalmente giunto. Alle 11.19 l'ufficiale di guardia in plancia fa echeggiare il sobbalzante grido: "Comandante in plancia!"Dopo pochi istanti alle macchine discende un ordine: "Pari avanti tutta!" Ci siamo.... si vede all'orizzonte un denso nuvolo di fumo: la sagoma di un piroscafo da carico di medio tonnellaggio. L'inseguimento in superficie si fa serrato; pare che il sommergibile abbia ricevuto una scudisciata che l'abbia risvegliato dal suo torpore e, impennatosi, si sia poi slanciato all'inseguimento. Si resta in superficie sino verso le 14; poi ci si immerge. Occorre portarsi così, sin sotto il piroscafo, per non farsi avvistare; si è relativamente vicini alla costa e una comunicazione di soccorso potrebbe facilmente causare una noiosa caccia per noi. La manovra in immersione è condotta con precisione e abilità e ci si avvicina sempre più alla preda. Sarà, dunque, il primo colpo fortunato? il primo bocconcino saporito?.

Il Comandante, che osserva al periscopio , comunica che siamo già molto sotto; ancora ima manovra per accostare, bisogna assicurarsi che non sia neutrale...

Si alza, per l'ennesima volta, il periscopio e la voce del Comandante, con un tono freddo e quasi ironico, pronuncia queste parole che gli sono manifestate dal luminoso occhio allungato: "MAR CARIBE - ESPANA"! Come il bambino che, dopo di aver lavorato di astuzia, di vigilanza, di acrobazia, per riuscire ad agguantare una grossa pesca che sta sul mobile, accorgendosi, al tocco, che è finta, ridiscende mogio e sconcertato dalla improvvisata impalcatura, costruita con tanta arte di equilibrio, sulla quale era salito, così il nostro sommergibile, mogio e avvilito, se ne ritorna sui propri passi augurando in cuor suo ogni bene al "Mai- Caribe". Stazzava 6.000 BRT.

Diario di padre Messori 5

21.22. IX Ed ora incominciano le dolenti note della velocità economica. Un solo motore, al massimo a 200 giri; la parola d'ordine è questa: "economia di nafta". E l'orecchio si assuefa al regolare canto in sordina, terribilmente monotono, dell'unico motore. Un po' per uno! un giorno quello di destra poi quello di sinistra. Così c'è il controllo giornaliero anche del valvolone.

Nel pomeriggio del 22 decifriamo un dispaccio di Bx col quale si annuncia che il 18 u.s. è passato per Gibilterra con rotta W un convoglio di 20 navi; è probabile che lo si incontri sulla nostra rotta. Si vigila con ancora maggior attenzione; ma non si incontra nulla.


23.24.25.26. IX I giorni passano con la tipica regolarità di queste crociere dei sommergibili atlantici, mentre si portano in zona. Regolarità che non è sinonimo di monotonia poiché a bordo c'è sempre qualche cosa da fare, qualche manutenzione da curare, qualche lavoretto da eseguire. Quelli che per il momento sono più presi sono ancora gli elcttricisti; non soltanto per il definitivo riattamento delle batterie, ma anche per il controllo dei quadri che, posti in posizione infelicissima, sotto il portello della torretta, vanno facilmente soggetti a forti dispersioni.

In uno di questi quattro giorni si fa la prima "toletta" generale del sommergibile: grasso a tutti gli ingranaggi; tutti i pertugi dello scafo sono visitati e controllati; i timoni di prora si aprono, come le branche di un groso pesce, e sono abbondantemente ingrassati. Tutto va bene! L'occhio vigile del Direttore di Macchina tiene sempre in attività i suoi dipendenti: il metodo preventivo è ottimo anche nei riguardi di un sommergibile!!

Il lavoro non toglie l'allegria e continuano a intermittenza le seratine di proiezione; seratine musicali col grammofono dove si ascoltano con gusto le chiacchierate romanesche di Fabrizi.

27.28.29.30. IX Siamo già entrati da qualche tempo nella zona degli Alisei e

sperimentiamo il tipico mare che essi causano; data la nostra rotta, non ci disturba eccessivamente. La stagione incomincia già a guastarsi e qualche volta il cielo scuro è un po' il riflesso dell'animo dell'equipaggio che, giunto al quindicesimo giorno di navigazione, incomincia a impazientire perché ancora non si avvista nulla, n BG comunica, martedì mattina 29, con gruppo orario OOh 02', di aver attaccato un caccia col siluro, di avere avuto esito negativo nel lancio; e di essere stato fatto segno a lancio di bombe. Noi avevamo, poco prima, comunicato a Bx, insieme con la nostra posizione, la malinconica frase "nesun traffico"....

La domenica mattina, 27, verso le 11 1/4 ha luogo la celebrazione della Messa, nel quadrato ufficiali; sul tavolo della mensa si improvvisa un altarino fasciato dalla bandiera tricolore. Vi interviene la gente libera da ogni guardia e che ha finito il suo riposo normale: è presente il Comandante. Il Dio degli Eserciti (scende) tra l'Equipaggio, a riconfermarlo nel proprio senso del dovere e della dedizione, nella fiducia del successo e del ritorno glorioso.

Le regolari manutenzioni dei siluri, del cannone, delle mitraglie confermano l'efficienza di tutte le anni di bordo: non manca che il bersaglio....

sabato 5 giugno 2010

Diario di padre Messori 4

16. IX S'incomincia la vera navigazione di guerra nel golfo della Guascogna, ora reso particolarmente temibile per l'intenso controllo aereo inglese: per questo... (x) .... si alterna in periodi di immersione e di navigazione in superficie.

In queste manovre accadono, in giornata, due episodi che hanno avuto un esito felice, pur essendo rischiosi in se stessi. Il primo per l'insufficiente chiusura di un trombino di aereazione del locale batterie durante un'immersione, penetra abbondante acqua nel locale prodiero, con allagamento di più che venti elementi. In breve si fa produzione di cloro... Pronto intervento degli elettricisti, che si prodigano al prosciugamento del locale degli elementi. Quando, verso sera, il grosso della fatica è quasi al termine, una nuova rapida procura una manovra d'immersione non bene esguita, per certa distrazione di un fuochista di camera manovra che non apre lo sfogo d'aria poppiero. Potente appaiamento, dicono gl'intendenti, di quasi 40° Ci si ripiglia, ma il liquido delle batterie è sparso. Nuova esalazione di cloro; eppure ci si deve immergere. l'bravi elettricisti intensificano il loro lavoro faticoso e rimediano agl'inconvenienti più gravi. Una prima giornata di navigazione movimentata. Ma, in compenso, ha avuto il vantaggio di far fare preziose esperienze, quando nessun nemico ci stava attaccando....Tutti gli elettricisti sono stati veramente degni di encomi.

17.18.19. IX Poiché è a bordo del nostro battello il Cappellano della nostra Base di Betasom, venuto per partecipare a una missione di guerra, così si è allestita nel locale girobussola una minuscola cappellina, ove c'è un Altare su cui si può celebrare la Messa e un Tabernacolino nel quale si conserva il SS.mo Sacramento. E così si è avuto un primato sull'A// perché in navigazione di guerra, e alla profondità di oltre 100 metri (che si stavano facendo le prove di immersione a tale quota) si è celebrata la Santa Messa: episodio veramente singolare e commovente. Anche tutte le altre mattine (mare permettendo) è celebrata la Messa nella piccola .... cattedrale di bordo e qualche marinaio libero dal servizio vi presenzia, stando nel corridoio prospiciente. Durante i lungh periodi di immersione, che la navigazione in questa zona richiede, si organizzano, alternativamente a prora e a poppa, degli spettacoli che interessano la gente, sopratutto per la singolarità dell'ambiente e delle circostanze in cui si svolgono. Sono le proiezioni luminose...Le due camere AV e AD si trasformano in sale cinematografiche, con i diversi posti, sino ai palchetti, rappresentati dalle brande di stuoia tirate sui siluri posti sopra i paglioli ! In verità, sono singolari queste rappresentazioni e pure nella loro nessuna pretesa interessano la gente. Sono visioni di Roma moderna, di Roma antica, dei principali monumenti della Roma cristiana, e, attesissime tra tutte e proiettate anche in seguito, quelle che illustrano la Divina Commedia. Non manca il "sonoro" realizzato da chi commenta le varie proiezioni. E passano così i pesanti giorni della navigazione in immersione attraverso la Guascogna.

20. IX A sera si giunge al punto che delimita la zona della navigazione più rischiosa e si punta verso sud-owest; in seguito si punterà poi decisamente a sud per rotta 180°. S'inizia da questa sera una cara commovente gradita usanza: al tramonto, dall'interfono della plancia, il Cappellano recita la "preghiera del marinaio": al termine di essa il Comandante lancia il grido di "W il Re" al quale fanno eco tutti i locali del sommergibile. In verità non si può avere cornice più atta a tale recita di preghiera: la "sacra nave armata della Patria" si sente che è una realtà palpitante; i'petti di ferro" che la difendono sono lì, tutti protesi nella loro generosa dedizione e vibrano, ora, commossi nella preghiera al Dio degli Eserciti: la preghiera che li unisce alle loro case: "Benedici, o Signore, le nostre case lontane, le care genti..."

Diario di padre Messori 3

11. IX Si attende ancora e sempre: motivi tattici e di sicurezza hanno consigliato al nostro Comando Superiore questo ritardo di partenza. E il lieve ondulamento delle acque del porto rulla il "Bagnolini" V'Archimede" il "Da Vinci" e il "Da Vincine": tutta una squadra!!

Sull'imbrunire si ripete Io spettacolo cinematografico. E' un vero teatro all'aperto! La gente si siede su tutti gli utensili più strani che trova sulla banchina e, in mancanza di meglio, sui binali delle "grues". Le proiezioni sono interessanti: del resto qui, rutto è interessante, dal momento che manca tutto! Poi, a spettàcolo finito, si tira fuori un grammofono: incomincia, esilarantissima, la serie dei dischi di Fabrizi. Soltanto verso mezzanotte la gente si ritira: ha assistito a una serata di proiezioni e di varietà.

12.13. IX La monotonia della vita lapallisiana (che non è la stessa cosa che "lapalissiana'") è interrotta da tutte le iniziative possibli, tra le quali non mancano le serate trascorse con i marinai tedeschi, in qualche oscura osteria dinanzi a interminabili teorie di bottigliette di birra. Pare che i Tedeschi siano molto più facili alla sbronza, dei nostri.

La domenica mattina la S. Messa è celebrata nella piccola Chiesa locale, alle 11.45, per gli equipaggi e gli Stati Maggiori del "Bagnolini" e dell' "Archimede"; il "Da Vinci" è fuori per prove. La sera continuano, a richiesta, le proiezioni; in mancanza di meglio anche questo trattenimento ha i suoi pregi

15. IX Una riunione del nostro Stato Maggiore mette al corrente che al pomeriggio inizieremo la missione di guerra. Un piano prestabilito dei Comandi Tedesco e Italiano dispone che il "BG" e I'"AH" siano scortati sino all'indomani mattina alle 8 1/2; a quest'ora ci si incontrerà con un smg. tedesco munito di uno speciale apparecchio atto a captare in lontananza le onde che sogliono emettere apparecchi installati sugli aerei inglesi per individuare la posizione dei nostri smgg. In virtù di tale apparecchio c'è tutto il tempo per immergersi sottraendosi alla caccia nemica. Giunti verso il 13° long. ovest, 45° lat. nord, ciascuno va verso il suo destino.

Così alle 16.45 scostiamo ed entriamo nella chiusa insieme col "BG": ci salutano il "Da Vinci" e i camerati Tedeschi. Alle 18 si esce dalla chiusa e si entra in oceano. Lo speerbrecker e tre caccia smgg Tedeschi ci pigliano in mezzo e ci fanno buona compagnia in una navigazione d'altronde tranquilla. Verso la mezzanotte riceviamo un cifrato da Betasom che ci annuncia che il smg. Tedesco, per avaria, non ci raggiungerà al posto fissato; ciascuno di noi segua la rotta precedentemente stabilita.

Diario di padre Messori 2

4.IX E' giornata di lavoro intenso per portare il sommergibile al suo rendimento perfetto. Si scopre la causa della perdita di nafta e la si elimina. Così ci si appresta per la uscita del sabato. Frattanto non siamo più soli in questo piccolo porto. Il "Bagnolini" è arrivato anch'esso ed ormeggia vicino a noi. I nostri sommergibili suscitano la curiosità e l'ammirazione dei soldati e operai Tedeschi. Sono, infatti, assai più grandi dei loro che non superano le 500 - 600 tonn, e ne hanno una maggiore eleganza: preoccupazione costante, questa, dello spirito italiano.
5. IX Si esce col "Bagnolini" verso le 11 del sabato mattina. Dev'essere questa l'ultima prova di collaudo del battello e riesce in verità soddisfacente al massimo. Il pilota francese che ci attende su una motobarca per il ritorno dichiara la sua ammirazione per la perfetta immersione fatta; del che altamente si compiace il Direttore di Macchina. La totale dedizione alle prove importa che ci si dimentichi anche dell'ora del mangiare; in quadrato si è pronti per le 16 Ma l'appetito non è scemato.
6. IX La presenza del Cappellano della Base nostra in Atlantico, imbarcato sul nostro battello, permette l'organizzazione e la celebrazione della Messa al campo. Essa è celebrata alle 11.30 in una delle baracche prospicienti la banchina e vi intervegono al completo gli Stati Maggiori e gli equipaggi dei due battelli. La cerimonia, in una cornice austera di guerra, assume un carattere particolarmente suggestivo.
A terra siamo ospiti dello St. Maggiore del "Bagnolini" in serata di fraternità, preludio di quello che sarà la nostra fraternità di azione sulle rotte che ci saranno additate per la nostra comune missione di guerra.
8. 9. IX Nonostante tutto e tutti si sia pronti per incominciare la vera missione,
la partenza si procrastina di giorno in giorno. E' un'attesa alquanto penosa sia per la non troppo conveniente ospitalità che gli scarsi mezzi di qui ci offrono, sia per quello stato d'animo che si sintetizza nel pacifico motto: "quanto prima si parte, tanto prima si rientra". E' un'impresa anche tenere occupata la gente.... pulizia, smontaggi, montaggi, termici, elettrici, coperta, lavaggi: tutto è fatto e rifatto.
Intanto il Comandante si diverte a provare la celerilà dei suoi uomini. Col cronometro alla mano si misura la velocità dei vari turni di vedette a scendere a basso al fischio della rapida. Si fa una vera gara, l'emulazione fa fare certe precipitazioni che vincono quelle delle piogge più scroscianti. La guardia più veloce ha impiegato 12 secondi! L'uomo più pronto a farsi ingoiare dal trombino è una vedetta - puntatore, un napoletano, Cazzati, tutto nervi!
Poi ci sono le istruzioni teoriche, una delle quali provoca le più ampie proteste del Direttore di Macchina. " Sappiate - diceva il Comandante alle vedette - che poco importa se i termici si fermano, poco anche se gli elettrici non funzionano; ma è di massima importanza che le vedette vigilino attente e avvistino". Al che l'Ingegnere, con una leggera stizza: "Comandante, quando sarete all'attacco e non funzioneranno né termici né elettrici farete andare il battello a remi con le vostre vedette!".....
Trattenimenti e giuochi dei marinai in coperta: è la corsa dei cavallini che riporta ancora il più lusinghiero successo. Dopo cena poi, questo giuoco è requisito dagli ufficiali che si giuocano vincendoli e perdendoli a rotazione, quei pochi franchi che si sono portati dietro, ignari di una si lunga tappa.
10. IX "Ragazzi che U.Boot!" La voce corre lungo la chiusa; sulla banchina. Un sommario "sousmarin japonais" afferma sicuro il pilota. Che è di fatto? E' il piccolo "Leonardino" nato da Leonardo da Vinci e da madre sconosciuta!! Il parto è stato felice, con qualche lieve lacerazione (un filo dell'aereo, un po' di plancia, il radiogoniometro)....; E, appena nato dalle spume delle acque atlantìche, questo picolo enfant-prodige si è messo a camminare a corsa pazza e ha fatto il suo ingresso trionfale. Dall'alto della plancia del "Da Vinci" il Comandante Borghese guardava con occhio materno questa sua creatura (forse egli è la.... madre sconosciuta)!? Vicino a lui, i nostri sommergibili che sino allora ci sembravano così angusti, ci appaiono ora come dimore regali! e più di un uomo dell'equipaggio, parendogli già troppo comodo il proprio battello, dichiara che farà domanda per imbarcare su questi nuovi mezzi d'assalto! .... Decisamente l'uomo, nonostante tutto, è più tagliato alla
sofferenza che alla gioia
Nota di M. Rossetto: La X Flottiglia Mas aveva progettato di effettuare una azione dimostrativa dei "mezzi d'assalto" sin dentro il porto di Nuova York. L'attacco avrebbe dovuto essere portato a termine utilizzando un sommergibile tascabile , CA^Questo , installato sul Da Vinci in luogo del cannone di prora, sarebbe stato trasportato dal sommergibile sino all'imboccatura del porto e qui lasciato per compiere l'azione progettata. Vennero eseguite varie prove ma con risultato negativo. E la prevista azione fu annullata. Il Da Vinci riprese il suo ruolo e riprese la serie dei successi nella lotta al traffico affondando ancora, con il Comandante Gazzana, numerosi piroscafi nemici)

A sera, sulla plancia del Bagnolini trasformata in schermo, hanno luogo proiezioni luminose per trattenere gli equipaggi.

Diario di padre Messori 1

Padre Messori Roncaglia
R. Smg ARCHIMEDE
Giornale di Bordo
Non è fileggio da picciola barca quel che fendendo va l'ardita prora, né da nocchier che a se medesmo parca
31 di agosto 1942
31. VE! "Molla a prora!" "Poppa, molla e rientra!"
II nuovo Comandante dell' "Archimede"il TV Guido Saccardo, vecchio atlantico come Ufficiale in 2° del "Da Vinci", da il via al suo battello che lentamente solca il bacino di Bx, s'inoltra nella stretta chiusa e poi, salutato dall'affetto commosso di tutti ufficiali e marinai, scende verso l'oceano percorrendo l'ampio letto della Gironda.
Sono le 11.25 quando la spuma delle eliche mosse, come d'un balzo dai termici, rifrange nei colori dell'iride il sole di Bx. Lo rivedrà, questo sole, fra due mesi e più....
La notte culla l'Archimede nell'ampia baia di Le Verdon: tutto è a posto; i giri di bussola sono finiti brillantemente.
1. IX n 1° di settembre uno speerbrecker (n.b. : la grafia corretta dovrebbe essere "sperrbrecher") tedesco segna la via che il battello deve tenere per uscire con sicurezza dalle acque fluviali. In oceano la scorta vigile ci accompagna, sino a quando, sono le 14.15, un altro speerbrecker ci viene a incontrare nei pressi di La Pallice. Una stretta chiusa, poi l'ormeggio in questo minuscolo pittoresco porto reso ora terribilmente guerriero da la titanica costruzione dei bunkers tedeschi che lo chiudono sul fondo.
La Pallice, in verità, non è molto ospitale. I due modesti alloggi, uno per gli ufficiali, l'altro per gli equipaggi, sono arredati in modo da far preferire ad essi la dimora nello stesso sommergibile! Chi ha avuto l'illusione di dormire meglio a terra, ha dovuto sostenere una lotta continuata contro insidiose zanzare che sferravano continuati attacchi successivi: la contraerea non era qui sufficiente a punire il nemico....
2.IX All'indomani, mentre la gente attende ai lavori nel battello, si partecipa alle accoglienze fatte a due sommergibili tedeschi che rientrano da missioni sulle coste americane. Uno è stato fuori 74 giorni, e non ha affondato nulla.... L'altro 82 giorni ed ha una sola bandierina: un piroscafo di 5.000 tonn. "Beh!" pensiamo noi " facciamoci coraggio! E speriamo di essere un po' più fortunati". Comunque l'accoglienza, nel suo affetto e nella sua festività, non è stata certo in proporzione dell'affondamento, bensì della durata della faticosissima missione. Sopratutto per questo, qualunque sommergibile merita di esser festeggiato al suo rientro con ammirazione, con riconoscenza.
3.IX Giovedì, 3, si esce per tempo dal piccolo porto e nella zona di sicurezza il Comandante vuole prendere contatto più intimo col suo battello. Fa diverse prove e se lo sente docile e ubbidiente: ne è soddisfatto. Ma ... c'è una piccola perdita di nafta: uno stillicidio che potrebbe essere assai pericoloso e potrebbe fare da "guida"agli Inglesi...

Diario di padre Messori Nota di Mario Rossetto

Trascrizione integrale del Diario di P. Messori Roncaglia
II Diario è stato scritto su fogli di un Registro per telegrammi della R. Marina
Non sono state apportate né correzioni né modifiche al testo originale; anche alcuni errori,
sfuggiti all'autore, ed eccessi di punteggiatura sono stati trascritti integralmente. In
pochissimi casi non sono riuscito a decifrare una parola ed ho scritto la parola che mi pareva più corretta per dare senso alla frase.
Debbo anche fare una osservazione sugli orari indicati, per le immersioni e le emersioni,
durante la navigazione occulta nel golfo di Guascogna. A bordo i sommergibili in missione tenevano l'ora di Roma; in Guascogna si aveva quindi un'ora in più di quella locale. La navigazione occulta prevedeva di navigare in immersione di giorno e in superficie di notte. Se le ore indicate nel diario sono esatte sembrerebbero invertite le navigazioni in superficie e in immersione.
Naturalmente poteva succedere, e succedeva, che approfittando di buone condizioni
atmosferiche e di visibilità si navigasse effettivamente di giorno in superficie e di notte in
immersione. Succedeva dopo che si era venuti a conoscenza dell'uso del radar da parte del
nemico. I Comandanti preferivano stare in superficie quando sarebbe stato possibile avvistare gli aerei da lontano, e navigare in immersione di notte quando sarebbe stato possibile che il nemico con il radar scoprisse la presenza del sommergibile senza potere, da questo, essere scoperto.
Le sigle usate da P. Messori corrispondono:
Bx a Betasorn
AH a Smg. Archimede
BA a Smg. Barbarigo
BG a Smg. Bagnolini
Mario Rossetto