sabato 5 giugno 2010

Diario di padre Messori 2

4.IX E' giornata di lavoro intenso per portare il sommergibile al suo rendimento perfetto. Si scopre la causa della perdita di nafta e la si elimina. Così ci si appresta per la uscita del sabato. Frattanto non siamo più soli in questo piccolo porto. Il "Bagnolini" è arrivato anch'esso ed ormeggia vicino a noi. I nostri sommergibili suscitano la curiosità e l'ammirazione dei soldati e operai Tedeschi. Sono, infatti, assai più grandi dei loro che non superano le 500 - 600 tonn, e ne hanno una maggiore eleganza: preoccupazione costante, questa, dello spirito italiano.
5. IX Si esce col "Bagnolini" verso le 11 del sabato mattina. Dev'essere questa l'ultima prova di collaudo del battello e riesce in verità soddisfacente al massimo. Il pilota francese che ci attende su una motobarca per il ritorno dichiara la sua ammirazione per la perfetta immersione fatta; del che altamente si compiace il Direttore di Macchina. La totale dedizione alle prove importa che ci si dimentichi anche dell'ora del mangiare; in quadrato si è pronti per le 16 Ma l'appetito non è scemato.
6. IX La presenza del Cappellano della Base nostra in Atlantico, imbarcato sul nostro battello, permette l'organizzazione e la celebrazione della Messa al campo. Essa è celebrata alle 11.30 in una delle baracche prospicienti la banchina e vi intervegono al completo gli Stati Maggiori e gli equipaggi dei due battelli. La cerimonia, in una cornice austera di guerra, assume un carattere particolarmente suggestivo.
A terra siamo ospiti dello St. Maggiore del "Bagnolini" in serata di fraternità, preludio di quello che sarà la nostra fraternità di azione sulle rotte che ci saranno additate per la nostra comune missione di guerra.
8. 9. IX Nonostante tutto e tutti si sia pronti per incominciare la vera missione,
la partenza si procrastina di giorno in giorno. E' un'attesa alquanto penosa sia per la non troppo conveniente ospitalità che gli scarsi mezzi di qui ci offrono, sia per quello stato d'animo che si sintetizza nel pacifico motto: "quanto prima si parte, tanto prima si rientra". E' un'impresa anche tenere occupata la gente.... pulizia, smontaggi, montaggi, termici, elettrici, coperta, lavaggi: tutto è fatto e rifatto.
Intanto il Comandante si diverte a provare la celerilà dei suoi uomini. Col cronometro alla mano si misura la velocità dei vari turni di vedette a scendere a basso al fischio della rapida. Si fa una vera gara, l'emulazione fa fare certe precipitazioni che vincono quelle delle piogge più scroscianti. La guardia più veloce ha impiegato 12 secondi! L'uomo più pronto a farsi ingoiare dal trombino è una vedetta - puntatore, un napoletano, Cazzati, tutto nervi!
Poi ci sono le istruzioni teoriche, una delle quali provoca le più ampie proteste del Direttore di Macchina. " Sappiate - diceva il Comandante alle vedette - che poco importa se i termici si fermano, poco anche se gli elettrici non funzionano; ma è di massima importanza che le vedette vigilino attente e avvistino". Al che l'Ingegnere, con una leggera stizza: "Comandante, quando sarete all'attacco e non funzioneranno né termici né elettrici farete andare il battello a remi con le vostre vedette!".....
Trattenimenti e giuochi dei marinai in coperta: è la corsa dei cavallini che riporta ancora il più lusinghiero successo. Dopo cena poi, questo giuoco è requisito dagli ufficiali che si giuocano vincendoli e perdendoli a rotazione, quei pochi franchi che si sono portati dietro, ignari di una si lunga tappa.
10. IX "Ragazzi che U.Boot!" La voce corre lungo la chiusa; sulla banchina. Un sommario "sousmarin japonais" afferma sicuro il pilota. Che è di fatto? E' il piccolo "Leonardino" nato da Leonardo da Vinci e da madre sconosciuta!! Il parto è stato felice, con qualche lieve lacerazione (un filo dell'aereo, un po' di plancia, il radiogoniometro)....; E, appena nato dalle spume delle acque atlantìche, questo picolo enfant-prodige si è messo a camminare a corsa pazza e ha fatto il suo ingresso trionfale. Dall'alto della plancia del "Da Vinci" il Comandante Borghese guardava con occhio materno questa sua creatura (forse egli è la.... madre sconosciuta)!? Vicino a lui, i nostri sommergibili che sino allora ci sembravano così angusti, ci appaiono ora come dimore regali! e più di un uomo dell'equipaggio, parendogli già troppo comodo il proprio battello, dichiara che farà domanda per imbarcare su questi nuovi mezzi d'assalto! .... Decisamente l'uomo, nonostante tutto, è più tagliato alla
sofferenza che alla gioia
Nota di M. Rossetto: La X Flottiglia Mas aveva progettato di effettuare una azione dimostrativa dei "mezzi d'assalto" sin dentro il porto di Nuova York. L'attacco avrebbe dovuto essere portato a termine utilizzando un sommergibile tascabile , CA^Questo , installato sul Da Vinci in luogo del cannone di prora, sarebbe stato trasportato dal sommergibile sino all'imboccatura del porto e qui lasciato per compiere l'azione progettata. Vennero eseguite varie prove ma con risultato negativo. E la prevista azione fu annullata. Il Da Vinci riprese il suo ruolo e riprese la serie dei successi nella lotta al traffico affondando ancora, con il Comandante Gazzana, numerosi piroscafi nemici)

A sera, sulla plancia del Bagnolini trasformata in schermo, hanno luogo proiezioni luminose per trattenere gli equipaggi.

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