martedì 8 giugno 2010

Diario di padre Messori 10

11. X Oggi, domenica alle 10.45 è celebrata la Messa in quadrato Ufficiali presenti il Comandante, alcuni Uff. e quella parte dell'equipaggio che è libera dalla guardia. C'è in tutti una segreta preghiera di riconoscenza a Dio che ha protetto le vicende della nostra brillante azione di guerra. Nel tardo pomeriggio si avvista un sommergibile che, attraverso i segnali di riconoscimento convenuti, si fa riconoscere per alleato. Si accosta e ci si scambiano saluti augurali. E' simpatico e commovente un tale incontro per mare; e nel lasciarci ciascuno sente che porta con sé un proprio destino: quale? reciprocamente ce lo auguriamo di letizia e di gloria. A sera, prima della consueta recita della preghiera del Marinaio, il Cappellano da lettura, al microfono della plancia, di quella parte dell'odierno bollettino di guerra che riferisce la doppia brillante azione del nostro battello: l'Oronsay affondato e il Nea Hellas "gravemente danneggiato". Si alza il grido augurale: "Per il nostro Comandante, eja, eja, eja" e da tutti i petti è risposto un potente e commosso "alala"! E' questo un segno spontaneo della riconoscente ammirazione dell'Equipaggio verso il suo Capo.

Verso notte si decifra questo telegramma, assai festeggiato: "Per AH da Roma. Mitt. Bx. Trasmetto seguente telegramma: Per Com.te Saccardo. Tua prima missione in comando s'inizia bene. Continua. Bravissimo. Legnani"Roma ha parlato...

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