mercoledì 9 giugno 2010

Diario di padre Messori 14

1.4. XI Mentre continua fuori un mare molto agitato, che raggiunge a periodi forza 5 e non lascia mancare frequenti incappellate d'acqua che costringono a una continuata manutenzione dei quadri elettrici, avvengono, all'interno, cari episodi. L'I sera, vigilia dei Morti, a prora e a poppa si prega, recitandosi il Rosario, per i Compagni caduti combattendo; per i nostri compagni, qui in Atlantico, in modo speciale; per tutti i Defunti nostri. E il mattino seguente, nella piccola cappella di bordo sono celebrate le tre Messe per i Defunti, cui partecipano la gente prima o dopo di aver fatto il proprio turno di guardia. Una dolce unione di spirito stringe così questi uomini, in navigazione di guerra, agli affetti e alle persone più care.


Il giorno 3 intercettiamo e decifriamo un telegramma indirizzato al BG , per lungo tempo nostro vicino di operazione, nel quale è comunicato al Comandante Corsi la sua promozione a Capitano di Fregata: e ce ne rallegriamo. Il quattro sera, si vuole ricordare il giorno della vittoria e ci sono, inoltre, due Carli da festeggiare, il cuoco imbandisce un dolce, che per essere congegnato a bordo, è stato trovato saporoso e appetitoso. Decisamente, a bordo, le esigenze sono poprio minime !

5. 8. XI II mare anche oggi, 5, è furioso; anzi ha raggiunto il massimo della forza che abbiamo mai incontrato in questa zona (6). Tra i lavacri, cui ha sottoposto di frequente la plancia, uno ce n'è stato particolarmente violento che ha messo a mal partito gli ufficiali e la guardia in plancia, compreso il Comandante: come gocciolavano, poverini, quando sono scesi per cambiarsi!!


Il 6 segna una diminuzione nella forza del mare. Ma, in compenso, si nota una lieve perdita di nafta: e allora si procede a un ulteriore travaso dal bottazzo di sinistra. E tutto torna normale.

Sabato 7, alle 21, un avvenimento di singolare emozione. Si avvista, dopo 54 giorni, il primo segno di terra! E' il faro di Punta Pargo dell'isola di Madera: siamo ancora distanti circa 28 miglia. Ma il faro è visibile per la sua considerevole altezza sul mare: 185 metri. Più tardi vogliamo gustarci "una notte a Madera" e di fatto, sulla mezzanotte, possiamo scorgere chiaramente tutta la sagoma dell'isola, quasi la groppa di un immenso cetaceo; e in un angolo un chiarore diffuso: le luci della città capitale, Funchal. Alle quattro del mattino (è già domenica 8) si riceve da Bx un graditissimo dispaccio: "Per Comanante Saccardo. Vi è stata concessa la Croce di Ferro di 2Aclasse. Vive congratulazioni". E a bordo, nella notte profonda, una spontanea cara festa al siluratore dei transatlantici. La Messa di questa domenica è celebrata nella Camera di lancio addietro: anche questo locale doveva avere tanto onore. Il mare è più calmo e permette il cammino a due motori, a 240 giri.

9. 10 XI Dopo la regolare immersione per la manutenzione dei siluri, durante due ore, riceviamo un telegramma di Bx, diretto a noi e al BG. Una sorpresa, non sommamente gradita! La navigazione occulta dovrà essere iniziata prima del posto solito e si dovrà seguire una rotta più a ovest. E ci si domanda la data approssimativa del rientro. Alla compilazione della risposta, si interpone una lieve avaria: il timone orizzontale non funziona. Messo in moto gli elettrici, si tenta una celere riparazione; ma la notte sopravanza e non la si può condurre a termine. Per maggior sicurezza ci si immerge: sono le 21. Alle 8.15 del 10 si riemerge e dopo due ore e mezzo di intenso e intelligente lavoro, fatto con entusiasmo dai nostri uomini, la riparazione è compiuta ridonando il perfetto movimento ai timoni. Alle 10.45 si riprende l'andatura a 2 motori a 240 giri. Intanto, dopo molti calcoli e controcalcoli, si crede di poter fissare il giorno del ritorno e si telegrafa a Bx, dopo data la posizione, "arrivo previsto giorno 17". Facit Deus! Proprio qui in mare si sperimenta come il futuro, anche il più prossimo, sfugga a ogni nostro calcolo.

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