martedì 8 giugno 2010

Diario di padre Messori 11

12. 18. X Questa settimana è caratterizzata da un insistente maltempo veramente uggioso. Il mare (monta), generalmente, troppo agitato, aggirandosi su forza 3 - 4; ma mentre fuori ci sono spesso piovaschi che rinfrescano l'aria, all'interno perdura un caldo snervante. Le condizioni di vita si fanno abbastanza pesanti e neppure la notte da sollievo, perché si dorme, presto, in una bagno di sudore. Fogge e abbigliamenti stranissimi sono sfoggiati dalla gente di bordo e il compilatore di questo giornale si sente prudere ad esprimere a questo punto una sua impressione in materia.

Questa gente che vive a bordo sia pure in condizioni penosamente disagiate e le più inadatte per una certa pulizia e decoro esterno, non si lascia forse abbandonare al disordine di abbigliamento e alla sporcizia con troppa inerzia? A vederli a bordo, non ce n'è uno che sia vestito, o meglio, coperto, in modo uguale a un altro. Chi va a torso nudo, chi porta maglietta bianca, chi colorata, chi stracciata e sozza; chi ha pan tal ondili di tela, chi mutande, chi braghe con relativi strappi. E le calzature? generalmente sono scarpacce vecchie senza legacci, o, al più, con legacci di spago grezzo; chi porta sandali di legno; chi pantofolette da donzella. Ce n'è, insomma, per tutti gusti.... Ora, questo che potrebb'essere caratteristico e, se si vuole, folkloristico su una nave da preda corsara; o al più su una vecchia caravella di un armatore tirchio (stavo per scrivere genovese); non fa certo buona impressione su una nave da guerra, quale è pur sempre un sommergibile, anche se infelicemente e insufficientemente attrezzato. Si deve giudicare quest'andamento di cose irrimediabile? Il compilatore di questo giornale, non lo crede. Egli attribuisce questo disordine orribile a un fattore dolorosamente fondamentale: che è il poco senso spontaneo di pulizia e ordine della gente italiana, in genere. Ma questo difetto, appunto perché tale deve essere arginato e corretto, anche in tempo di guerra e servirebbe a formare il carattere e la coscienza di una maggiore dignità. Dipende inoltre, tale disordine, dalla mancanza di vestiario uniforme che la gente sperimenta soprarutto per le tenute delle zone calde e per le calzature. E perché non si potrebbe provvedere i nostri equipaggi di smgg anche di tali capi di vestiario, imponendo uniformità di abbigliamento e controllandone la pulizia? Mentre il nostro battello stava a La Pallice, nella sua permanenza forzata, si sono udite giovani donne francesi commentare apertamente: "Ecco, sono giunti quei cenciosi degli'Italiani!" Giudizio esattissimo a vedere le più strane fogge della nostra gente.... Durante la settimana Bx ci fa spostare verso Est assetandoci una nuova zona di operazione: siamo sempre vicini alla zona del BG. La domenica, il 18, la Messa è celebrata nella Camera Lancio Avanti: pare che un alito di sopranaturale aureoli 1'"ardita prova" additandole le rotte della vittoria e della gloria.

Nessun commento:

Posta un commento